Il Teatro delle Muse di Ancona è il più grande teatro delle Marche, oltre che il tredicesimo nel nostro paese per capienza. Prende il nome da un bassorilievo realizzato dallo scultore neoclassico Giacomo De Maria in cui sono raffigurate le nove Muse. Tra di esse ci sono anche Apollo, il dio delle arti, e Palemone, il dio dei porti.
Dal punto di vista storico, Ancona teatro delle Muse, fu inaugurato nel mese di dicembre del 1664. A quei tempi questo teatro era noto come Teatro dell'Arsenale. Fu distrutto in seguito nel 1709 da un grave incendio. Nel 1711 fu inaugurato un nuovo edificio, noto come Teatro della Fenice. Proprio qui Giuseppe Tartini creò un nuovo modo di suonare il violino, scoprendo il famoso “terzo suono”.
Ad inizio 1800, con il “vecchio” Teatro della Fenice che mostrava i segni del tempo, si pensò di realizzare una nuova struttura, i cui lavori iniziano nel 1822. L'inaugurazione avvenne il 28 aprile 1827 e fu “premiata” da due opere di Gioachino Rossini, ovvero Aureliano in Palmira e Ricciardo e Zoraide.
Durante la seconda guerra mondiale un bombardamento britannico danneggio il tetto dell'edificio, che dunque non fu più usato per le sue attività fino agli anni '60, quando inizio il restauro. Non mancarono le critiche, rivolte soprattutto alla decisione di demolire e di ricostruire le sala interna.
Fu proprio nel corso di quegli anni che il progetto attuale del Teatro venne creato. Occorre attendere il 13 ottobre 2002 per la riapertura del teatro, dopo ben 59 anni. Il primo concerto fu diretto dal maestro Riccardo Muti.
Attualmente tra i Teatro delle Muse spettacoli possiamo vedere una stagione operistica di importanza nazionale, soprattutto relativamente alle nuove produzioni che si tengono anche in altri teatri del nostro territorio. Il teatro è anche la sede, tra gli altri, dell'Orchestra Filarmonica Marchigiana e della Corale Marchigiana Vincenzo Bellini.